15 consigli per diventare un bravo scrittore (forse 10)
Se stai leggendo questo articolo, significa che probabilmente scrivi. E se scrivi, significa pure che (altrettanto probabilmente) sarai l'autore del celeberrimo romanzo nel cassetto o del racconto capolavoro. Purtroppo, però, nessuno sembra riconoscere il tuo genio tranne la mamma, o la zia, o gli amici, o il partner. Forse neppure lo vuoi un parere oggettivo, perché potrebbe essere reale, cioè crudele (del tipo: fai schifo a Moccia). Oppure (il caso più frequente) credi davvero di meritare il premio Nobel per la letteratura ad honorem: sei l'unico ad avere qualcosa di significante da dire ed è il mondo che non ti comprende. Bene, preparati a subire uno schiaffo dalla realtà: scrivere è difficile. Anzi, difficilissimo. Per farlo come si deve occorre impegno, sacrificio, dedizione e una vasta gamma di accorgimenti. Quello che segue è un elenco di consigli indispensabili per approcciarsi alla scrittura in maniera efficace. In pratica, semplici regole per non reputare il proprio manoscritto in italiacano un'opera grandiosa, tentando di buttare giù qualcosa di decoroso. Certo, non pretende di essere esaustivo ma almeno è un inizio.
1 - Leggi (tantissimo);
2- Come punto 1;
3- Come punto 1 e 2;
4- Come punto 1, 2 e 3;
5- Come punto 1, 2, 3 e 4;
Leggere è importantissimo non solo perchè implementa la proprietà del linguaggio, ma anche perché permette di conoscere cosa si sia prodotto e cosa si scriva, per fare relazioni, per capire come alcune tematiche vengano affrontate e perché è bello e basta, stop. Nessuno scrittore bravo non legge. Ora che hai compreso che la cosa principale è proprio leggere, procediamo col resto:
6- Domina la grammatica. Se coniughi i verbi come Luca Giurato e hai una padronanza pari a quella di Mino Raiola, è opportuno riprendere dai fondamentali. Nessuno leggerebbe un libro che recita: "Siccome che l'a uciso, volesse andare a vendicarlo!". Renditi conto del tuo livello e, se è il caso, rimettiti a studiare la lingua;
7- Esercitati sempre, anche pochissimo ma in maniera costante. Sforzati ogni giorno di dedicare almeno 10 minuti alla scrittura e mezz'ora alla lettura. Una volta si teneva il diario. Ormai è passato di moda ma sarebbe ottimo riprenderlo come strumento d'esercizio. Sul diario sei completamente libero di scrivere ciò che vuoi, da quello che ti è successo durante il giorno, alle tue sensazioni, a sciocchezze, a vere e proprie storie inventate. Un contenitore di libertà per migliorare e trovare la tua strada. In più ha una cadenza temporale che costringe all'aggiornamento;
8- Sperimenta e gioca. Con le parole si possono fare cose grandiose e divertentissime. Lo insegnano pure due grandi autori della narrativa d'infanzia: Piumini (in Calicanto per la poesia) e Rodari (in Grammatica della fantasia). Assapora le innumerevoli potenzialità della parola attraverso il gioco. Vuoi degli esempi? Prendi tre oggetti a caso ed elabora una frase di senso compiuto che li contenga; fai la tua presentazione in rima baciata; ritaglia le parole dei titoli di giornale e ricomponile come in un puzzle per inventarne uno nuovo; ricama una frase abbastanza lunga senza usare la lettera E;
9- Prendi confidenza. Consideralo noioso, ma cerca di esercitarti non solo con scritture di fantasia in prosa (la roba che va per la maggiore). Esplora l'articolo di giornale, il saggio breve, la filastrocca e il resto. Scopri le tue inclinazioni, percepisci cosa ti appartiene. E se non è niente, almeno hai fatto allenamento;
10- Studia perché esistono regole che ti sono di aiuto oltre a quelle grammaticali. Erroneamente si crede che, essendo la scrittura (creativa e non) un'attività libera, tutto sia permesso. Invece non è così. Esistono dei principi che rendono un testo fruibile e godibile. Per conoscerli devi studiare. Informati attraverso manuali, o il web, oppure iscrivendoti a un corso di scrittura creativa (appunto). Spendi un minimo di risorse nella formazione. Otterrai una considerazione diversa;
11- Sii onesto con te stesso. L'editora è un mercato e come tale sottende a crismi economici, il che spesso collide con qualità (lascia perdere i luoghi comuni, funziona così, fidati). La domanda è: ti piace solamente scrivere o miri a finire sullo scaffale di una libreria? Il tuo sogno è proprio pubblicare? Se propendi per questo sappi che il panorama editoriale è molto più meritocratico di quello che si dice, dunque per avere delle chance devi essere veramente (ma veramente) bravo. Arrivare a pubblicare un libro è un percorso lungo, lento, difficile e che comprende un processo di maturazione. Valuta sinceramente se ciò che esce dalla tua penna è pronto per il salto nel circuito. Altrimenti accantona il narcisismo e bada a migliorare, verrà il tuo momento (se hai il talento e la necessaria applicazione);
12- Usa le recensioni come strumento. Prendi i libri che ti piacciono o che ti fanno schifo, riflettici, ragiona sui motivi per definirli "belli", "brutti", "così-così". Cerca di scovare i messaggi contenuti nei testi (sempre che ci siano), cosa l'autore volesse comunicare, le citazioni, i riferimenti. Insomma, leggi attentamente e poi controlla le recensioni a quel titolo. Valuta di aver compreso la lettura, se sei d'accordo o meno col recensore, se ci sono aspetti che ti erano sfuggiti. Insomma, mettiti in relazione con la critica. Questo serve a comprendere quanto, alle volte, i libri siano complessi e cosa sottolinei un lettore attento. Così capirai che non è sufficiente mettere in piedi la prima storia che immagini;
13- Stai lontano dall'editoria a pagamento. Metti da parte la vanità e non farti fregare. Rivolgiti alla vera editoria, quella che fa il suo mestiere, e accetta i rifiuti. Fanno crescere;
14- Tratta con rispetto il lettore. Nel momento stesso in cui imprimi delle parole su carta, stai rendendo pubblico (almeno in potenza) il tuo lavoro. Se così non fosse perché scriveresti? In fondo, le storie che vuoi raccontare già le conosci, basterebbe mandarle a mente. Scrivere vuol dire condividere con i lettori. Ricorda sempre che non sono stupidi, non sanno ciò che vuoi dire a priori e hanno percezioni diverse. Cerca di metterti nei loro panni e chiediti se il testo sia comprensibile e apprezzabile;
15- Leggi (tantissimo). Se non è abbastanza chiaro.
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